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La Cappella di Palazzo al servizio della Repubblica Lucchese

Con lo scopo di accrescere lustro e decoro alla Serenissima Repubblica Lucchese, nel 1543 fu fondata dai governanti lucchesi la più importante istituzione musicale della città di Lucca: la Cappella di Palazzo (o Palatina).
La Cappella musicale negli anni ebbe fra i suoi maestri rinomati musicisti come Nicolao Dorati, Francesco Guami, Alessandro Ghivizzani, Valerio Guami, Bernardino Roncaglia, Giuseppe Montuoli, Giacomo Puccini senior e Antonio Puccini (antenati del più noto Giacomo).
Figlio di un violinista della Cappella Palatina fu anche Francesco Xaverio Geminiani, nato a Lucca nel 1687, il quale divenne uno dei più abili violinisti e compositori del suo tempo. Allievo di Arcangelo Corelli a Roma e di Alessandro Scarlatti a Napoli, fu attivo a Lucca fino al 1710. In seguito trascorse gran parte della vita in Inghilterra affiancando l'attività concertistica (suonò anche con J.F.Haendel) a quella didattica e teorica: tra i molti trattati che curò ricordiamo "The art of playing on the violon" e "A treatise on good taste". Compose inoltre molte Sonate per violino e Concerti Grossi considerati ancora oggi un modello di eccellenza della musica strumentale europea.
Tra i componenti dell'organico strumentale della Cappella Palatina, nella seconda metà del Settecento, spiccava la presenza del violoncellista Luigi Boccherini, nato a Lucca nel 1743. Figlio di un contrabbassista della Cappella, ricevette insegnamenti dal padre e probabilmente da Domenico Francesco Vannucci; studiò presso il Seminario di San Giovanni e divenne in poco tempo uno dei più celebri violoncellisti e compositori di quell'epoca, ultimo rappresentante della gloriosa tradizione strumentale italiana del '700. A Lucca Boccherini prestò servizio come violoncellista nell'organico della Cappella Palatina fino al 1766 quando è testimoniata la sua ultima apparizione come solista in un concerto per violoncello nell'ambito delle esecuzioni delle musiche per Santa Croce. Insieme al violinista Filippo Manfredi, lasciò poi la città natale per compiere un viaggio che lo condusse infine a Madrid, dove avrebbe poi trascorso il resto della propria vita al servizio del Re di Spagna. Durante il periodo lucchese compose principalmente musica per occasioni musicali cittadine sacre e profane (due Oratori, alcune parti di una Messa, e una Cantata per la festa delle Tasche), e in seguito Boccherini si sarebbe dedicato anche alla composizione di musica da camera e di sinfonie. Il suo nome rimane comunque universalmente legato alla fama dei suoi Quartetti e Quintetti per archi che, per la loro originalità e innovazione, lo resero celebre in tutta Europa.
Le esibizioni della Cappella di Palazzo costituivano un vero e proprio calendario annuale, e nei primi anni dell'Ottocento il suo organico, formato da cantanti, strumenti ad arco e a fiato, giunse ad avere dimensioni notevoli. Un complesso così importante e qualificato era inoltre punto di riferimento per chiunque volesse allestire in città altre manifestazioni musicali.
Il governo di Elisa Bonaparte e Felice Baciocchi sostituì la Cappella di Palazzo nel 1805 con la fondazione, nel 1809, di una Cappella composta da 18 professori fra cantanti e suonatori della quale fu eletto direttore il maestro Domenico Quilici, cui successe nel 1811 il maestro Domenico Puccini. In quegli anni giunse a Lucca il celebre violinista Niccolò Paganini: egli suonò per la prima volta in San Martino nel 1801 alla festa di Santa Croce; quattro anni dopo i Baciocchi invitarono il musicista genovese a trattenersi nella città come violinista della nuova Cappella da Camera, e successivamente Paganini fu nominato primo violinista di Corte. Nei suoi soggiorni lucchesi, Paganini ebbe l'occasione di scrivere anche varie composizioni violinistiche divenute poi celebri.
Caduto l'impero napoleonico, il possesso del territorio lucchese passò alla duchessa Maria Luisa di Borbone, la quale nel 1818 ordinò che fosse costituita una nuova Cappella vocale e strumentale in servizio della Corte e della comunità di Lucca. A conferma del notevole impegno dedicato alla musica, nel 1821 la sovrana creò una seconda Reale Cappella per la Chiesa di San Romano. Dopo la morte della madre, il Duca Carlo Ludovico dimostrò non minore interesse per l'arte musicale: nel 1825 egli decretò la costituzione di una nuova Cappella composta da 13 cantori e 32 suonatori di strumenti con a capo Domenico Quilici.
Soppressa dal Duca Leopoldo II nel 1851, la Regia Cappella fu ricreata l'anno seguente a spese del Comune di Lucca, e nella seconda metà dell'Ottocento continuò a prestare i servizi annuali nel contesto delle maggiori solennità religiose cittadine, mantenendo viva così una tradizione ormai secolare. Dopo aver avuto alla propria guida i maestri Giovanni Pacini e Michele Puccini, essa ebbe come direttore Carlo Giorgi e, dal 1902, Gaetano Luporini. A seguito dell'emanazione del Motu Proprio sulla Musica Sacra di Pio X, e con la conseguente riforma delle esecuzioni musicali liturgiche, nel 1910 la Giunta comunale di Lucca soppresse la Cappella Comunale chiudendo così un glorioso capitolo della storia della musica di Lucca.
Ciò comunque non impedì che nuove, eterogenee realtà potessero tentare di colmare il vuoto creatosi, andando ad arricchire ancora il panorama musicale cittadino.

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Ultimo aggiornamento: Venerdì, 31 Ottobre 2014, alle ore 15:41