Pittori
Pompeo Girolamo Batoni
- Pompeo Batoni - Ritratto del Barone Dunstanville
Pompeo Batoni nasce a Lucca il 25 gennaio 1708 dal celebre orafo Paolino Batoni. Collabora dapprima con il padre e, ancora giovanissimo, diventa famoso nella città per la sua abilità nella decorazione e cesellatura dei metalli preziosi.
Figlio di un orafo lucchese si trasferì a Roma nel 1727. Attraversò dapprima un periodo di formazione, trascorso per lo più a copiare le opere di Raffaello e Annibale Carracci. Solo nei primi anni '40 cominciò ad ottenere commissioni di prestigio: il primo mecenate fu Forte Gabrielli, conte di Baccaresca, che gli commissionò la celebre Madonna in trono con Santi e Beati della famiglia Gabrielli di Gubbio per la chiesa di San Gregorio al Celio a Roma (1739 - 1740). Altri incarichi seguirono, tra cui una pala d'altare per la chiesa dei Santi Celso e Giuliano e la prestigiosissima Caduta di Simon Mago per la Basilica di San Pietro in Vaticano (oggi a Santa Maria degli Angeli). Risale al 1743 l'Estasi di santa Caterina da Siena del Museo Nazionale di Lucca.
Fu in questi anni che l'artista si specializzò nei ritratti, un genere assai remunerativo visto l'alto numero di nobiluomini stranieri di passaggio a Roma per il Grand Tour. Batoni si conquistò così lafama internazionale di miglior pittore italiano, grazie soprattutto ai committenti che provenivano dall'Inghilterra e dall'Irlanda.
In queste opere e nei numerosi dipinti allegorici e mitologici da lui prodotti, Batoni si mostra un artista composto e già tendente al neoclassicismo. Ricordata dalle fonti coeve è la sua rivalità con Anton Raphael Mengs.
Tra i suoi effigiati si segnalano l'imperatore d'Austria Giuseppe II e papa Pio VI.
Batoni morì a Roma il 4 febbraio 1787.
Bibliografia
M. Clarck, Pompeo Batoni, Oxford 1985