Padre Eugenio Barsanti, già nel 1843, intuì la possibilità di trasformare lo scoppio di gas infiammabili in forza meccanica; in seguito, la collaborazione iniziata nel 1851 con l'ingegner Felice Matteucci diede vita ad un motore a ciclo continuo che utilizzava l'esplosione di una miscela gassosa per produrre movimento. Nel 1853 costruirono il primo motore a scoppio e nel 1864 Padre Barsanti si trasferì in Belgio per dare inizio alla produzione in serie del loro motore. Purtroppo l'improvvisa morte di Barsanti mise fine a questa straordinaria storia di ingegno.
Solo agli inizi degli anni 2000 si è arrivati a riconoscere internazionalmente il merito dei due scienziati di origine lucchese, che hanno per primi ideato e realizzato l'invenzione che ha rivoluzionato il mondo.
Al Museo del motore a scoppio Barsanti e Matteucci di Lucca è possibile osservare e studiare da vicino le riproduzioni funzionanti del primo motore a scoppio e di altri tre motori progettati dai due scienziati lucchesi; una sintesi dei documenti che raccontano la nascita e l'evoluzione degli studi sul motore a scoppio; i racconti di vita di Barsanti e Matteucci ed i riconoscimenti raccolti al tempo per il loro ingegno, fino agli elementi essenziali valsi a comprovare la primogenitura del motore a scoppio.