Padre Eugenio Barsanti e l'ingegner Felice Matteucci cominciano a lavorare insieme nel 1851 per realizzare un motore a ciclo continuo, risultata più efficiente della macchina a vapore, che utilizza l'esplosione di una miscela gassosa per produrre movimento. Nel 1853 costruiscono il primo motore a scoppio e, in assenza di un Ufficio Brevetti nazionale, per tutelare la priorità dell'invenzione depositano una memoria alla prestigiosa Accademia dei Georgofili. Solo nel 1854 ottengono a Londra una prima certificazione, a cui seguono brevetti in diverse nazioni europee.
Oggi il ruolo di Barsanti e Matteucci è riconosciuto a livello internazionale.
Al Museo Barsanti e Matteucci di Lucca è possibile osservare e studiare da vicino le riproduzioni funzionanti del primo motore a scoppio ed altri tre motori progettati dai due scienziati lucchesi; una sintesi dei documenti che raccontano la nascita e l'evoluzione degli studi sul motore a scoppio; i racconti di vita di Barsanti e Matteucci ed i riconoscimenti raccolti al tempo per il loro ingegno, fino agli elementi essenziali valsi a comprovare la primogenitura del motore a scoppio.
Questa esposizione permanente è l'unica al mondo che mostra nella sua completezza gli studi effettuati e i progressi fatti da Barsanti e Matteucci tra il dicembre del 1851, data del loro primo incontro, e il 25 Marzo 1864, giorno in cui fu messo in moto il motore Bauer nella sede della Società John Cockeril di Seraing presso Liegi in Belgio.